Costituzione Apostolica “Vultum Dei Quaerere, dedicata alla vita contemplativa femminile

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(Vaticano, 22 luglio 2016) – La promozione di una formazione adeguata; i criteri specifici per l’autonomia delle comunità contemplative; l’appartenenza dei monasteri ad una federazione: sono questi alcuni punti della Costituzione Apostolica “Vultum Dei Quaerere – La ricerca del volto di Dio”, firmata da Papa Francesco e dedicata alla vita contemplativa femminile. Il documento indica 12 temi di riflessione per la vita consacrata in generale e si conclude con 14 articoli dispositivi.

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“Questa ‘porzione eletta del gregge di Cristo’, come amava definirla S. Cipriano, circondata da sempre di particolare cura e attenzione da parte della Chiesa, di cui costituisce il cuore pulsante di fede e di amore per il Signore e per l’umanità intera, si è vista negli ultimi decenni trascurata a livello legislativo, tanto da essere ancora regolamentata da una Costituzione Apostolica, la Sponsa Christi, che risale al 1950, dunque al Pontificato di Pio XII: la Costituzione dunque è tanto più preziosa in quanto viene a colmare una lacuna degli anni post-conciliari, lacuna di cui si iniziavano a sentire sensibilmente le conseguenze.

cssr_ordine-2Non a caso primo elemento ad essere evidenziato è la formazione, nei suoi due momenti di formazione permanente e iniziale, ormai da diversi anni oggetto di particolare attenzione da parte del Magistero. A questo proposito il Santo Padre, mentre da un lato ricorda che il luogo ordinario di formazione per una comunità contemplativa deve essere il monastero, dall’altro auspica la collaborazione tra più monasteri, attraverso varie modalità: scambio di materiale, uso prudente dei mezzi digitali, case di formazione iniziale comuni, disponibilità data da sorelle preparate ad aiutare i monasteri con meno risorse. E’ importante che la fantasia della carità aiuti a stringere legami di reciproco aiuto, sempre salvando le norme che regolano una vita contemplativa (ivi 13-14).

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Non manca nel documento una raccomandazione, frutto di una preoccupazione costante del Santo Padre: “si eviti assolutamente di reclutare candidate alla vita contemplativa da altri Paesi, al solo scopo di mantenere la sopravvivenza del monastero” (ivi 15).
Ampio spazio – e non poteva essere diversamente – è dedicato alla preghiera quale elemento essenziale. Con una precisazione importante: “la vita di preghiera e la vita contemplativa non possono essere vissute come ripiegamento su voi stesse, ma devono allargare il cuore per abbracciare l’umanità intera, particolarmente quella che soffre … con la vostra preghiera, potete guarire le piaghe di tanti fratelli (ivi 16). ”

(dalla presentazione di S.E. Mons. José Rodríguez Carballo, O.F.M., Segretario della Congregazione per gli Istituti di Vita consacrata e le Società di Vita apostolica)