Una ricorrenza straordinaria: 200 anni dal giorno in cui viene proclamato beato sant ‘Alfonso Maria de Liguori

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Alla fine di quest’anno la famiglia redentorista celebra una ricorrenza straordinaria. Sono trascorsi, infatti, 200 anni dal giorno in cui papa Pio VII (1742-1823) ha proclamato beato sant ‘Alfonso Maria de Liguori (1696 – 1787).

saint-alphonsus-liguori-2Il fondatore dei Missionari Redentoristi, nonché Superiore Maggiore del nostro caro san Gerardo, veniva ascritto tra i beati della chiesa cattolica il 15 settembre 1816.

Come sì vedrà, la straordinarietà delle storie che andremo a presentare, non risiede tanto nei clamori o nei successi. Piuttosto, si ritrova nella quotidianità e nella semplicità che caratterizzano il vissuto delle persone che si racconteranno. In fondo, proprio questa quotidianità ha caratterizzato l’esistenza terrena di Alfonso, di Gerardo e, ancora, ‘la vita di tanti altri santi e di tanti esempi di semplicità evangelica che hanno saputo (e ancora sanno) testimoniare, nel silenzio e nel nascondimento, la bellezza e la ricchezza della propria risposta alla chiamata del Signore.

Lo stesso sant’Alfonso ci rammenta che «Iddio vuol tutti santi, ed ognuno nello stato suo, il religioso da religioso, il secolare da secolare, il sacerdote da sacerdote, il maritato da maritato, il mercadante da mercadante, il soldato da soldato, e cosi parlando d’ogni altro stato» (Pratica di amar Gesù Cristo, cap. Vll, n. 10). Quindi, al cuore di Dio non importa il mestiere. Quello che realmente conta e il desiderio della santità (cf ivi, n. 9). Questo santo desiderio, scrive ancora Alfonso, offre da una parte la forza d’incamminarsi sulla via della santità e, dall’altra parte, alleggerisce la pena del cammino. Chi veramente desidera la santità non lascia mai di avanzare nel cammino, sostenuto dalla consapevolezza di poter raggiungere, con il sostegno di Dio, la meta desiderata. Al contrario, chi non la desidera andrà sempre indietro, ritrovandosi più imperfetto di prima (cf. ivi).

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L’auspicio per il nuovo anno sarà, dunque, quello di andare alla ricerca di persone in cammino, desiderose d’incontrare Dio, e di chiedere loro di condividere con tutti noi un pezzettino della propria storia con la semplicità che caratterizza la vita dei grandi santi. Con il loro aiuto ci impegneremo a riscopriremo il valore delle santità, che «non e una prerogativa soltanto di alcuni: la santità e un dono che viene offerto a tutti, nessuno escluso, per cui costituisce il carattere distintivo di ogni cristiano» (Francesco, Udienza 19.11.2014).

(straOrdinarie vocazioni di Antonio Donato C.Ss.R., In cammino con San Gerardo, luglio-agosto 2016) adonato@alfonsiana.org