Italia: Commemorazione di 550 anni dalla consacrazione della chiesa a Bussolengo

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La missione richiede dedizione e fiducia nei piani di Dio – ha detto p. Rogério Gomes CSsR nella sua omelia nel santuario di Madre del Perpetuo Soccorso a Bussolengo. Sabato scorso, 21 settembre, il Padre Generale ha presieduto la Santa Messa per commemorare i 550 anni dalla consacrazione della chiesa divenuta poi santuario mariano e luogo del lavoro pastorale dei redentoristi. 

La celebrazione ha visto tanta partecipazione – parrocchiani, rappresentanti dell’amministrazione comunale, religiosi e religiose, sacerdoti diocesani e redentoristi, tra loro p. Francois Stanula CSsR, vicario generale e p. Sergio Santi CSsR, il nuovo rettore del santuario a Bussolengo. Di seguito il testo completo dell’omelia del Padre Generale.

Scala News
Foto: Vasco Mantovani


Omelia in occasione del 550° anniversario della chiesetta su cui è costruito il santuario della Madonna del Perpetuo Soccorso

Caro P. Sergio Santi, nella sua persona saluto tutti i confratelli di questa comunità e il P. Francisco Stanula, Vicario Generale, venuto a partecipare a questa celebrazione. 

Care autorità civile, sacerdoti diocesani, religiosi e religiose, 
cari fratelli e sorelle di questa comunità di Bussolengo e delle altre comunità qui presenti. 

  1. In questo giorno celebriamo il 550° anniversario della consacrazione della prima chiesetta, avvenuta il 21 settembre 1474, su cui sorge questo santuario. È un momento speciale per rendere grazie come comunità di fede appartenente a questo santuario e anche come comunità missionaria redentorista per questi cinque secoli e mezzo di questo luogo di evangelizzazione e accoglienza delle persone. La presenza dei Redentoristi a Bussolengo, la ricca storia e l’arte che circondano il Santuario della Madonna del Perpetuo Soccorso ci invitano a riflettere sulla perseveranza, sulla fede, sulla bellezza e sull’impegno nella missione che ci è stata affidata. L’arrivo dei Redentoristi a Bussolengo, grazie all’insistenza di don Giuseppe Turri, ci insegna qualcosa di molto importante: la missione di Dio richiede dedizione, tenacia e fiducia nei suoi piani, anche di fronte alle difficoltà.
  2. Dopo aver incontrato i Redentoristi a Vienna nel 1830, don Turri fu profondamente toccato dalla testimonianza di san Clemente Maria Hofbauer e dal carisma della Congregazione fondata da sant’Alfonso. Ventisette anni dopo, nel 1857, il sogno di don Turri si realizzò con l’arrivo dei Redentoristi a Bussolengo e l’inaugurazione avvenne il 2 agosto 1857. Qui possiamo vedere la forza di una fede viva e persistente. Non si è arreso, nonostante gli anni di attesa. Questa storia ci insegna che, nella nostra vita, dobbiamo perseverare in ciò che Dio mette nel nostro cuore. Spesso i frutti non arrivano subito, ma il seme che piantiamo con fede crescerà e produce buoni frutti a tempo debito, secondo il piano di Dio come ci ricorda la parabola del seminatore (cf. Mt 13,1-8).
  3. La devozione alla Madonna del Perpetuo Soccorso fu iniziata in questo santuario il 28 novembre 1871, quando una copia dell’icona fu portata da Roma. Da allora la devozione è cresciuta e la presenza di Maria qui è diventata un segno di speranza e di aiuto continuo per i fedeli. Questo ci ricorda che, come missionari e cristiani, siamo chiamati ad affidarci all’aiuto costante di Maria. Quando affrontiamo delle sfide, dobbiamo rivolgerci a nostra Madre, sapendo che intercede per noi con suo Figlio.
  4. Prima dei missionari redentoristi c’erano i francescani. I Redentoristi che ristrutturarono il santuario negli anni 60’ si occuparono della devozione mariana ci mostrano quanto sia vitale avere un luogo di incontro, non solo fisico, ma anche spirituale. La comunità redentorista, con la sua missione e la sua spiritualità, si unisce al popolo di Dio intorno alla Madre del Perpetuo Soccorso. Questo ci porta a riflettere sull’importanza della comunione nella nostra vita. La Chiesa, come comunità di fedeli, è chiamata a essere un luogo in cui tutti possono trovare sostegno, amore e, soprattutto, aiuto nelle difficoltà della vita. Quindi, cari fratelli e sorelle, fate di questa comunità un luogo di accoglienza per tutti e uno spazio per rinnovare la fede e la comunione con Dio e con gli altri. Il mondo ha bisogno di questo cambiamento. E vivendo il Vangelo in profondità, potete contribuire a questo. Come ci viene ricordato nella lettera di san Giacomo apostolo “un frutto di giustizia viene seminato nella pace per coloro che fanno opera di pace (Gc 3:18). Ed essa deve essere una comunità di pace.
  5. È importante ricordare che la devozione alla Madonna non è solo per i momenti di sconforto, ma un percorso di intimità con Cristo. Il mese di maggio, dedicato a Maria, con la sua solenne processione e le feste intorno al santuario, mostra come questa devozione unisca la comunità intorno alla fede. Maria, come Madre, ci conduce sempre a Gesù e ci insegna a vivere la nostra fede in modo concreto, attraverso il servizio, la preghiera e la fiducia in Dio.
  6. Quindi, fratelli e sorelle, guardando alla storia dei Redentoristi di Bussolengo e alla devozione alla Madonna del Perpetuo Soccorso, siamo ispirati a coltivare la perseveranza nella nostra missione, la fiducia in Maria come madre e l’importanza di vivere in comunità, condividendo la nostra fede e camminando insieme nella vita cristiana. Non quella comunità in cui uno vuole essere più grande dell’altro, ma servo di tutti, come abbiamo sentito nel Vangelo (cf. Mc 9,30-37). 
  7. La Madre del Perpetuo Soccorso, insieme a San Francesco, a Sant’Alfonso e a tutti i missionari redentoristi, aiuti questa comunità del Santuario di Bussolengo a essere una comunità missionaria, che comunica la gioia del Vangelo e che è fiduciosa perché cammina sulle orme del Redentore. Così sia!

P. Rogério Gomes, C.Ss.R
Superiore Generale

Bussolengo, 21 settembre 2024