Cristo Risorto è la nostra Speranza

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Il messaggio di Pasqua del Padre Generale alla Famiglia Redentorista

Missionari della Speranza sulle orme del Redentore
ANNO DEDICATO ALLA MISSIONE
Il Signore che ci invia come missionari e pellegrini della Speranza in un mondo ferito
Lc 4,16-19; Mc 6,7-12; Lc 9,2-6; Sal 130,7; Cost. 1-20; Stat. 01-020

CARI CONFRATELLI, FORMANDI E LAICI ASSOCIATI ALLA NOSTRA MISSIONE:

  1. Celebriamo il mistero della Risurrezione di Cristo, che si presenta come la nostra vera speranza. L’apostolo Paolo ci ricorda nella sua Lettera ai Romani che “la speranza non delude” (Rm 5,5). Questo è il fondamento solido su cui poggia la nostra fede: la speranza che, mediante la morte e risurrezione di Gesù, siamo chiamati a una vita nuova, alla vittoria sulla morte e alla trasformazione del nostro essere.
  2. Gesù, nostra Speranza, continua a camminare in mezzo a noi con il suo corpo ferito ma glorificato, mostrandoci che la speranza non si spegne nemmeno nelle difficoltà, nel dolore e nella sofferenza. Ci mostra che la vera speranza, quella che nasce dalla croce, è capace di illuminare i sentieri più oscuri, di dare forza nella prova e di spingerci sempre in avanti. Certamente, tutto ciò richiede da parte nostra un grande salto di fede.
  3. Stiamo celebrando il grande Giubileo della Speranza. La speranza non è un’illusione né un semplice desiderio: è una virtù che, anche se ferita, resiste, rimane salda nel suo scopo e ci spinge verso l’alto, per contemplare l’orizzonte che si apre davanti a noi. Come Cristo risorto, che ci precede nel cammino verso la vita eterna, siamo chiamati a vivere una speranza che trasforma, che dà senso alla nostra vita e che ci incoraggia a non arrenderci mai. Come missionari redentoristi, siamo chiamati —alla luce della speranza— a sviluppare la resilienza necessaria per affrontare questo mondo complesso e le sue difficoltà: forti nella fede, gioiosi nella speranza e ferventi nella carità, con un profondo zelo apostolico (cf. Cost. 20).
  4. Come Famiglia Redentorista, siamo missionari e pellegrini di questa speranza. Siamo chiamati ad annunciare al mondo la buona notizia della risurrezione, a proclamare con la nostra vita e con la nostra testimonianza —anche con i nostri corpi feriti— la forza di una speranza che non fallisce mai, non si arrende mai e si rinnova ad ogni alba. “La speranza assoluta permette di agire di nuovo nel cuore della disperazione più profonda. È colma di una fede incrollabile nel fatto che esista un senso. È precisamente la fede nel buon senso di avere una direzione e un atteggiamento di fronte alla negatività”, ci ricorda il filosofo coreano Byung-Chul Han (Contro la società dell’angoscia: speranza e rivoluzione, Einaudi: Torino, 2025, p. 50). Come testimoni del  Redentore, luce del mondo, seguiamo la sua missione di dare senso e orientamento, aiutando le persone a scoprire la luce della redenzione che non si spegne mai (cf. Communicanda 1/2024).
  5. In questo tempo di Pasqua, rinnoviamo la nostra fiducia nella promessa di Cristo Redentore: “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28,20). Che, come suoi discepoli, possiamo essere sempre messaggeri di speranza per il mondo, portando nel cuore la luce che ha vinto le tenebre e l’amore che ha vinto la morte.
  6. Buona e santa Pasqua a tutti voi! Che la speranza del Cristo risorto ci guidi e ci fortifichi nella nostra missione, insieme a Maria e ai nostri santi, beati e martiri.

In Cristo Redentore, nostra Speranza Infinita,

P. Rogério Gomes, C.Ss.R
Superiore Generale

Originale: Spagnolo