Presentato il Carteggio del Servo di Dio P. Giuseppe Maria Leone

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Note di cronaca

Il 23 marzo 2022 a Trinitapoli (BR) è stato presentato il Carteggio del Servo di Dio Padre Giuseppe Maria Leone, redentorista. L’affetto e l’interesse per la figura e l’opera di Padre Leone ha portato i suoi concittadini ad affluire numerosi al Santuario-Parrocchia della Beata Vergine Maria di Loreto, dove hanno seguito in religioso silenzio la manifestazione culturale, promossa dal Centro di studi P. Leone. Erano presenti Mons. Leonardo D’Ascenzo, arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie, il dott. Emanuele Losapio, sindaco di Trinitapoli e don Mario Porro, uno dei due curatori dell’Opera.

Il prof. Pietro di Biase, autorevole storico locale, che ha coordinato la serata, all’inizio della presentazione, ha ricordato alcune tappe del processo per la Causa di Beatificazione del Servo di Dio e le tante iniziative, svoltesi in paese, dal 17 dicembre 1983, allorché ci fu la traslazione delle spoglie del Padre liguorino da Pompei a Trinitapoli, al 31 maggio 2021, in cui è stata la presentazione la Positio presso la Congregazione per le Cause dei Santi.

È seguita la relazione di Padre Vincenzo La Mendola, redentorista e membro dell’Istituto Storico della Congregazione, appositamente invitato. Egli, nel presentare in maniera dettagliata il Carteggio, ha sottolineato la metodologia scientifica seguita dagli autori, come testimonia il ricco apparato critico che correda i volumi, e la loro paziente compulsazione di archivi ecclesiastici, mettendo in evidenza il lavoro di ricerca, redazione e stampa dell’Opera. Ha poi sottolineato la preziosità dei documenti raccolti, utili per “riscrivere” la biografia del Servo di Dio, partendo dalla sua vita quotidiana e dal ministero svolto nelle varie città, diocesi, monasteri e istituti religiosi, che hanno avuto la fortuna di conoscere la santità di P. Leone. Il relatore inoltre si è soffermato sull’importanza del Carteggio nel panorama della storiografia redentorista dell’Ottocento e sulla sua rilevanza come fonte storica di prima mano, indispensabile per la conoscenza della personalità del Servo di Dio, della sua spiritualità e dell’incidenza della sua opera nella vita della Chiesa. P. Leone – ha esordito La Mendola – è una figura chiave per comprendere un segmento di storia dell’Ottocento che ha il suo fulcro nell’evento della Soppressione degli Ordini religiosi e nella successiva riorganizzazione della vita religiosa, con tutte le implicazioni, a vari livelli, emerse dal Carteggio. L’opera del redentorista trinitapolese è una prospettiva privilegiata da cui osservare e analizzare eventi di più grande portata, che hanno segnato un epoca di trasformazione.

Una particolare emozione abbiamo provato quando il prof. di Biase ha letto la lettera che Padre Leone scrisse il 17 luglio 1867 a una sua penitente, nella quale raccontava il miracolo della liberazione del colera per intercessione di Nostra Signora del Sacro Cuore, la cui immagine miracolosa, conservata nella chiesa di San Giuseppe, è stata esposta, per l’occasione, nel Santuario. Il Padre liguorino, a suo dire, arrivò a litigare con la Madonna, chiedendo la fine della epidemia oppure di farlo morire. Sono veramente grato al Signore e alla Vergine Santa, perché ancora una volta hanno fatto risplendere la santità di un loro figlio, invitandoci a camminare anche noi verso quella santità che il P. Leone ha tracciato e testimoniato.

Non è mancato un pensiero dell’Arcivescovo, il quale ha detto che se i Santi li fa il Signore, a noi tocca “farci santi” anche attraverso l’esempio di Padre Leone, così come emerge anche dalle sue lettere.

Il Sindaco nel suo intervento ricordava di aver volentieri patrocinato l’edizione del Carteggio, volto a far risaltare ancor più la figura di un figlio di questa terra, che egli cominciò a conoscere sin da ragazzo grazie alla partecipazione ad un concorso letterario sul tema.

A conclusione della manifestazione il parroco don Peppino Pavone, ha recitato, davanti al Quadro di Nostra Signora del Sacro Cuore, la preghiera per la Beatificazione di Padre Leone. Gli ultimi ringraziamenti li ha espressi don Stefano Sarcina, vicepostulatore, auspicando la riapertura della chiesa madre, dove riposano le reliquie del Servo di Dio, affinché i fedeli possano riprendere il pellegrinaggio e la preghiera.

La manifestazione culturale rappresenta una tappa significativa nel processo di conoscenza e approfondimento di P. Leone e uno stimolo ulteriore ad invocarne l’intercessione, a imitarne la vita virtuosa e a pregare affinché si possa giungere alla sua beatificazione, auspicata da un secolo, dalla comunità trinitapolese, dai Redentoristi e da tutti coloro che si ispirano alla santità del liguorino pugliese.

Don Nicola Grosso

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