Argentina: 47° Incontro Nazionale dei Giovani Redentoristi

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“Con lo sguardo del Redentore ci ritroviamo nell’amore”, è stato il motto che ha accompagnato dal 12 al 15 agosto gli oltre 100 partecipanti – tra giovani, consiglieri, sacerdoti, religiosi e laici – riuniti presso il Convento San Alfonso di Villa Allende, Cordova (Argentina).
Illuminati dalla lettura dell’incontro di Gesù con Bartimeo (Mc 10, 46-52), si sono affrontati vari temi, a cominciare dal riconoscere come ci siamo trovati dopo questi anni a vivere una pandemia, come legare con noi stessi e con gli altri. Infine, riceviamo la chiamata ad essere trasformatori in questo mondo ferito, attraverso la formazione al carisma e alla leadership.

I momenti includevano la preghiera, la celebrazione dell’Eucaristia, l’adorazione, la riflessione personale, in gruppo, la ricreazione (come una notte di falò) e i laboratori. Ringraziamo Dio per questi giorni di incontro, condivisione e celebrazione della sua presenza nella nostra vita.

Condividiamo con voi le parole del Padre Provinciale, Marcelo Pomar, alla Messa di congedo: “Abbiamo iniziato l’incontro con quel testo di Bartimeo, e c’è chi dice che Gesù aveva uno sguardo molto coerente, consapevole della realtà. Nella parabola, ad esempio, del seme, vediamo che il seminatore semina sulla strada, tra le spine, tra i sassi e una piccola parte – dice Gesù – cade in buon terreno. E poi … Ci racconta subito la parabola del grano e della zizzania.
Gesù ha uno sguardo molto consapevole su una realtà non sempre facile, non omogenea, ma niente offusca lo sguardo di Dio. Quel look realistico non riesce a offuscare un aspetto sicuro. Il testo che abbiamo letto oggi termina dicendo che chi non vuole la luce è consapevole di fare il male, chi fa il bene cammina nella luce.
Immagina di avere un faro: se giro le spalle alla luce, proietto delle ombre davanti a me. Se giro le spalle alla luce, mi costringo ad andare sempre dietro le mie ombre. Ma se affronto la luce, le ombre seguono. Questo è un po’ la vita, tutti noi abbiamo delle ombre, ma lasceremo che siano loro a guidarci, o porteremo le ombre con dignità sapendo che siamo di fronte alla luce?

Credo che questo incontro ci metta decisamente di fronte a Gesù. Non abbiate paura di affrontare Gesù Cristo – dice papa Francesco – non vi toglierà nulla, renderà la vostra vita molto più piena. Per questo, chiudendo questa riunione, ringrazio anzitutto quanti lo hanno reso possibile: i fratelli che accompagnano ciascuna delle comunità, quei bastioni che avete nelle vostre comunità che sono i consiglieri e gli animatori, che con un giovane spirito Vi accompagnano e ascoltano.

Con una visione più chiara della nostra vita, mettendoci decisamente alla luce di Cristo Redentore, riceviamo la sua benedizione. Quando torneremo nelle nostre comunità avremo gli stessi o più problemi di prima, ma quelli che non torneranno uguali siamo noi.
Questa è la differenza, i nostri occhi si sono schiariti e per questo ringraziamo Dio. Il Signore ti dia sempre la luce della sua presenza, ti benedica nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen”

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