Brasile: storia dell’ottavario in onore di San Gerardo celebrato a Curvelo (MG)

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Chiamata così in onore di uno dei primi abitanti della regione, padre Antônio Corvelo de Ávila, che vi si stabilì all’inizio del XVIII secolo, la città di Curvelo, nel Minas Gerais, si addobba in agosto per celebrare l’Ottavario di San Gerardo Majella, che muove non solo la città, ma l’intera regione.

Tra i molti Missionari Redentoristi che hanno onorato la Congregazione fondata da Sant’Alfonso Liguori, senza dubbio uno dei più importanti e conosciuti è il santo Fratello Geraldo Majella. In suo onore è stato eretto un santuario nella città di Curvelo, situata nell’arcidiocesi di Diamantina.

Fondazione e missione

Il 1° settembre 1906, alle 11.30, i primi Missionari Redentoristi arrivarono a Curvelo per iniziare una nuova fondazione. Scelsero come patrono San Geraldo Majella, canonizzato due anni prima, l’11 dicembre 1904, da Papa Pio X.

Il primo campo di missione della nuova comunità fu la chiesetta della Madonna del Rosario, situata ai “margini” della città, e nell’ottobre di quell’anno si tenne la prima novena in onore del patrono, per la quale venne fornita una piccola immagine. La novena, nella semplicità dell’ambiente, era rivestita del massimo splendore possibile!

Il campo di missione si espanse, includendo la predicazione delle Sacre Missioni nelle parrocchie della regione, e il 22 marzo 1912 iniziò la costruzione della nuova grande chiesa, che fu completata dopo sei anni nel marzo 1918. Intorno al 1917, la “chiesetta del Rosario”, avendo svolto bene la sua missione, fu demolita.

Le piogge torrenziali che cadevano nel mese di ottobre fecero sì che la novena in onore del Santo Patrono fosse spostata alla fine di agosto e, per la prima volta, quella che prima si chiamava Novena Pubblica Solenne fu trasformata in Ottava, celebrata a Curvelo. Nel 1953, l’ottava fu spostata nella settimana tra l’ultima domenica di agosto e la prima domenica di settembre. E la festa liturgica, in ottobre, fu solennizzata con un triduo preparatorio.

Da cappella a santuario

A Materdomini, nell’Italia meridionale, c’è un magnifico santuario che ospita le spoglie di San Gerardo, patrono delle madri e dei bambini. È paragonabile a quello di Curvelo e dove prima c’era una piccola chiesa dedicata alla Beata Vergine Maria, ora c’è una maestosa basilica.

Appena costruita, la nuova chiesa divenne un luogo di pellegrinaggio, con migliaia di persone attratte dall’assistenza pastorale e religiosa offerta dai missionari. Le grazie e le benedizioni sono state registrate in gran numero!

Fin dai primi anni del XX secolo, molti devoti provenienti dalle regioni vicine e lontane del Brasile sono venuti in pellegrinaggio, soprattutto per la celebrazione dell’Ottavario, tra la fine di agosto e l’inizio di settembre.
Il 30 aprile 1966, questo centro di devozione, costruito in stile neoromano, contraddistinto da altari e marmi di grande pregio, artisticamente decorati dal pittore italiano Vittorio Goretti, ha ricevuto il titolo di Basilica Minore da Papa Paolo VI ed è stato installato il 16 ottobre dello stesso anno, quando si è celebrata la festa patronale.
I festeggiamenti per l’installazione della basilica sono iniziati con una novena preparatoria il 7 ottobre, seguita da molte altre feste civili, religiose e culturali. Gli ultimi tre giorni sono stati coronati dalle prediche di Mons. José Brandão de Castro, C.Ss.R., vescovo di Propriá (SE), con le cronache del Convento Redentorista e del Santuario che registrano la presenza di vescovi, sacerdoti e un folto gruppo di fedeli.

Da quei primi giorni, la fede e la devozione degli abitanti di Curvelo e dei devoti di altre regioni ha continuato a crescere, segnata da molte belle espressioni di pietà popolare, come la vestizione di bambini e adulti con gli abiti del santo. L’evangelizzazione che scaturisce dal Santuario Geraldino segna il ritmo del cammino e l’impegno ad essere Chiesa/Comunità.

Oggi Curvelo e il suo santuario continuano ad attrarre migliaia di devoti di San Gerardo e i Missionari Redentoristi della Provincia di Nostra Signora di Aparecida continuano a farne un centro attivo di evangelizzazione.

Scritto da P. José Inácio Medeiros, C.Ss.R.

(fonte: a12.com)