Giubileo dei 25 anni della provincia della Bolivia

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Sabato 21 maggio 2022, nella città di Cochabamba, la Congregazione del Santissimo Redentore ha celebrato il 25° anniversario della creazione della Provincia della Bolivia. La celebrazione eucaristica si è svolta alle ore 10:00 presso la Casa di Ritiro “Nazaria Ignacia”, presieduta da Mons. Jorge Ángel Saldías Pedraza, OP, Vescovo della Diocesi di Tarija e concelebrata da Mons. Juan Gómez e Mons. Iván Vargas , Vescovi Ausiliari dell’Arcidiocesi di Cochabamba, P. Antonio Alcocer, Vicario Generale, P. Boris Calzadilla Arteaga, Superiore Provinciale, e da tutti i confratelli sacerdoti redentoristi in Bolivia che si sono riuniti questa settimana a Cochabamba per il ritiro spirituale e l’Assemblea annuale della Provincia.

All’inizio, P. Boris Calzadilla, ha preso la parola e ha dato il benvenuto e il significato della celebrazione, presentando i Missionari Redentoristi a tutti i presenti alla celebrazione, ricordando che: “I Missionari Redentoristi sono apostoli di fede robusta, gioiosa speranza e ardente carità, sono consacrati a Cristo Redentore quando annunciano la Buona Novella ai più bisognosi. Oggi celebriamo in modo piccolo e semplice i 25 anni della Provincia della Bolivia, ma questo non è niente in confronto agli oltre 100 anni della presenza missionaria Redentorista in Bolivia, dove centinaia di Redentoristi si sono logorati per amore di Dio e per amore per questo popolo boliviano, di cui 7 vescovi e due cardinali.

La vostra presenza, Mons. Jorge, Mons. Juan, Mons. Iván; Padre Antonio Alcocer, Vicario Generale; Padre Juan Carlos Vargas, OFMConv; P. Manuel Hurtado, Presidente della Facoltà di Teologia, e tutti i fratelli e le sorelle qui presenti, per noi è segno di gratitudine e che Dio ama e benedice questa Congregazione, è per rinnovare anche la nostra comunione con la Chiesa locale, con la Chiesa dove operiamo con grande impegno.

Possa Dio vegliare su tutta la Famiglia Redentorista, sacerdoti, suore, laici che condividono la nostra spiritualità e il nostro apostolato. Possa Dio concedere alla nostra Congregazione le vocazioni di continuare ad annunciare l’Abbondante Redenzione nel mondo di oggi. A tutti voi, ai nostri pastori, grazie per essere presenti con noi.

Mentre Mons. Jorge Saldías, nella sua omelia ha evidenziato vari punti del cammino pasquale, il cammino della Chiesa oggi e la missione redentorista in Bolivia, da cui estraiamo alcuni frammenti:

“Voglio dirvi che mi unisco con gioia a questa bellissima celebrazione di 25 anni di viaggio e di risposta nella missione Redentorista in Bolivia.

Siamo nel tempo di Pasqua e le letture che abbiamo ascoltato troviamo il mandato del Signore risorto, andate ad annunciare la Buona Novella. Gesù ci ricorda che non siamo del mondo, e questo non per dire che il mondo è cattivo, ma per prendersi cura della cosa più bella, preziosa che il Signore ha riposto nella vita dei discepoli, che è la sua presenza , gioia, pace, amore e non solo amore, ma sottolinea che rimaniamo nell’amore, che è il centro della nostra identità di discepoli e messaggeri del Signore…

Come dice Papa Francisco “La Chiesa non cresce per proselitismo, ma per attrazione e ciò che attrae è attraverso la testimonianza di vita…” o come diceva don Benedito: “Voi non cominciate ad essere cristiani per un’idea buona, etica, ma per il incontro personale con Gesù Cristo». Tutto questo per tornare al centro della nostra vita e della nostra predicazione, portando il Signore nella nostra vita, ed è il Signore che dirige le nostre azioni, i nostri atteggiamenti, le nostre parole, cioè portare il Signore nella nostra vita.

E qui possiamo facilmente collegarci al motto della Congregazione dei Padri Redentoristi, come dice sul suo scudo: “In Lui, in Gesù Cristo c’è l’abbondante Redenzione” e questo è il centro della nostra missione, presentare Gesù Cristo e annunciare che in Lui c’è un’abbondante redenzione, possiamo metterlo in relazione con il Vangelo di san Giovanni 3, 16 «Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, affinché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna …” per questo occorre sempre ritornare alle nostre radici, ai nostri fondatori, alla radice di sant’Alfonso Maria de Ligorio, colui che insegna loro a tornare alla radice e questa radice si nutre di preghiera, di studio… cercare sempre il tesoro più prezioso di quello Il Signore ci ha dato, l’esperienza di Dio, ecco ciò che convince, ecco ciò di cui la società oggi ha bisogno.

L’esperienza di Dio è ciò che la Chiesa cerca e chiede oggi, come ci chiede Papa Francesco, “Missione, evangelizzazione con una Chiesa sinodale”, come recita il motto del prossimo Sinodo dei Vescovi sulla sinodalità “Chiesa sinodale, in comunione, partecipazione e missione”, per cosa? Rafforzare ancora una volta questo principio e per la Congregazione dei Missionari Redentoristi, non è una novità, lo portano nella loro vocazione, vita comunitaria, partecipazione, missione, comunione… questo ci aiuta a tornare alle nostre radici e rafforzare questo principio divino.

Cari Padri Redentoristi, questi 25 anni che celebriamo sono il frutto di un lungo cammino, di un cammino e di una risposta, dei grandi Missionari Redentoristi in Bolivia dal 1910, i grandi missionari che hanno dato la vita e hanno dato testimonianza alla nostra Chiesa in Bolivia. Ricordiamo i luoghi dove hanno e continuano ad evangelizzare, Tupiza, Vallegrande, Oruro, Vicariato de Reyes, Potosí, La Paz, Tarija… Guardate questi grandi missionari Redentoristi, hanno camminato e hanno annunciato la Parola di Dio…”

P. Boris Calzadilla
Superiore Provinciale

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