La realtà della razza e dell’appartenenza nell’Irlanda del Nord

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The Cost of Colour”, un documentario diretto da Mona Hareesh e dal missionario redentorista Mans Boli, è un documentario che intreccia interviste sincere e approfondimenti di esperti per esaminare cosa significa vivere come persona di colore in una società che sta ancora affrontando l’eredità della divisione settaria e del conflitto.

Sullo sfondo del mutevole panorama sociale di Belfast, The Cost of Colour offre uno sguardo raro e intimo sulla vita di coloro che affrontano il razzismo e il senso di appartenenza in una società post-bellica. Attraverso storie personali, il film esplora come le questioni di identità, accettazione e giustizia si intrecciano in un luogo ancora segnato dalla divisione, ma anche ricco di possibilità.

Patrick Corrigan, direttore del programma per l’Irlanda del Nord di Amnesty International UK, appare nel film e ne elogia la rappresentazione onesta. “Belfast è una città meravigliosa e sempre più diversificata”, afferma. “Questo meraviglioso film mostra tutti i bellissimi colori del nostro arcobaleno, ma getta anche una luce necessaria sul razzismo che affligge la nostra comunità”.

“L’odio razziale e la violenza razzista, anche da parte di sinistre bande paramilitari, sono problemi crescenti che devono essere affrontati con urgenza sia dalla polizia che dai leader politici”, aggiunge Corrigan. ‘Tutti hanno il diritto umano di vivere con dignità, liberi da pregiudizi e paura. Questo film mostra sia il valore di una società diversificata che le sfide ancora da superare prima di poterla rivendicare pienamente in Irlanda del Nord’.

Le osservazioni di Corrigan fanno eco alla preoccupazione centrale del film: nonostante i progressi apparenti, l’Irlanda del Nord rimane un luogo in cui le minoranze razziali possono sentirsi insicure e inascoltate. Dalle esperienze di molestie alla minaccia persistente della violenza politica, The Cost of Colour, che documenta la discriminazione, è un invito più ampio a riflettere su come la società possa progredire verso una maggiore inclusione e giustizia.

Tra i protagonisti c’è Jahswill Emmanuel, un operatore sociale nigeriano che si è dedicato alla promozione delle relazioni intercomunitarie e alla partecipazione sportiva di gruppi diversi. È il fondatore di Multi-Ethnic Sports and Cultures NI (MSCNI), un’iniziativa che ha creato come suo modo personale di combattere la discriminazione, riunendo le persone attraverso il potere unificante dello sport e della cultura. Emmanuel condivide la sua storia personale di sopravvissuto a un attacco a sfondo razziale in cui gli è stata fratturata la mascella, un’esperienza che sottolinea sia la persistenza della violenza razzista sia la forza di coloro che continuano a lavorare per la pace e l’inclusione.

Per Mona Hareesh, originaria dell’India e laureata in Media e Produzione televisiva alla Queen’s University di Belfast, il progetto affonda le sue radici sia nell’esperienza vissuta sia in una profonda convinzione. “Nell’anno conclusosi a giugno 2024, il Regno Unito ha accolto circa 1,2 milioni di immigrati e il Comitato consultivo per l’immigrazione ha dimostrato che i lavoratori migranti qualificati contribuiscono all’economia più della media dei britannici, eppure gli atteggiamenti anti-immigrati continuano ad aumentare”, racconta Hareesh a Common Home Tv dalla sua residenza a Belfast. ”In un mondo oscurato da questi atteggiamenti anti-immigrati, dai crimini d’odio e dalla crescente divisione, questo documentario invita alla comprensione, alla compassione e al cambiamento. Credo che la storia di persone come Jahswill Emmanuel, che hanno subito violenze razziste e hanno comunque contribuito a questa società, sia una storia fonte di ispirazione in questi tempi difficili”.

Questa urgenza morale è ripresa anche dal co-regista Mans Boli, il cui ministero è fondato sulla giustizia e l’inclusione a livello locale. ‘The Cost of Colour è un invito all’azione’, afferma. ”A educare noi stessi, rifiutare gli stereotipi e promuovere l’inclusività. Condividendo queste storie, miriamo a ispirare sforzi collettivi per combattere il razzismo, incoraggiando tutti a contribuire a una società più equa. Che questo documentario apra i nostri occhi e i nostri cuori, motivandoci a costruire un mondo in cui la diversità sia celebrata, non temuta”.

Di Matthew Howard (Common Home TV)