Accademia Alfonsiana: “Etica ed Ecumenismo, a 500 anni della Riforma”

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Il 4 novembre nell’aula Magna dell’Accademia Alfonsiana, promossa dall’Associazione Teologica Italiana sugli studi Morali, si è svolta una giornata di studio sul tema “Etica ed Ecumenismo”, a 500 anni della Riforma. L’evento ha visto la partecipazione di un buon numero di docenti italiani di morale come anche di vari docenti dell’Accademia e di studenti della stessa accademia.

I lavori sono iniziati alle 10.30 con il saluto e una breve introduzione da parte del p. Andrzej S. Wodka, preside dell’Accademia Alfonsiana. I lavori si sono svolti in due sessioni. La mattina con due relazioni e il pomeriggio con altre due relazioni e un proficuo dibattito.

Nella prima sessione, si è parlato dei profili etici della riforma protestante e dal sentire cattolico. La prima conferenza è stata tenuta dal prof. Fulvio Ferrario, teologo valdese, il quale ha parlato della giustificazione secondo Lutero. Martin Lutero intende la giustificazione in senso letterale (iustum facere): essere resi giusti da ingiusti che siamo per natura. Solo l’onnipotenza divina è in grado di fare questo.

La seconda conferenza è stata tenuta dal prof. Simone Morandini che nella sua ampia relazione si è soffermato sull’importanza della dichiarazione congiunta sulla dottrina della giustificazione fra la Chiesa Cattolica e la Federazione Luterana del 1984. Allo stesso tempo il relatore, nella sua articolata relazione, ha tracciato il cammino che la Chiesa cattolica ha fatto intorno all’ecumenismo dal Vaticano II fino ad oggi.

Nella sessione pomeridiana la riflessione ha riguardato l’etica come anello per un possibile cammino comunionale.

La prima relazione pomeridiana è stata tenuta dal Prof. Basilio Petrà, docente dell’Accademia e preside dei teologi moralisti italiani, che ha trattato delle differenze etiche esistenti tra la Chiesa cattolica e all’interno delle Chiese protestanti. Ad esempio sulle posizioni ecologiche non si percepiscono grandi differenze ma quando poi la riflessione si sposta sul campo della bioetica o dell’affettività, le differenze emergono con forza soprattutto tra le chiese della riforma.

La seconda relazione è stata tenuta dal pastore William Jourdan. Attraverso un rapido excursus ha mostrato la grande differenza e divisione esistente all’interno delle chiese che si rifanno alla riforma. È soprattutto il problema etico che divide. Ha sottolineato tre aspetti essenziali per un dialogo etico tra la Chiesa Cattolica e quella protestante: 1. la pazienza, 2. l’umiltà e 3. la fiducia. Nel cammino verso la possibile comunione l’etica è un tentativo da parte della comunità a vivere in pienezza il messaggio evangelico. L’etica può essere un tentativo di risposta a questo cammino.

Al termine delle relazioni del pomeriggio, come già era accaduto la mattina, è seguito un proficuo dibattito.

Angèle Bileque

 

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