Vocazione Missionaria Redentorista: Lettera del Superiore Generale

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CONGREGATIO SS. REDEMPTORIS

Superior Generalis

28 ottobre 2018
Giornata Missionaria Mondiale
Prot. No. 0000 185/2018.

TESTIMONI DEL REDENTORE:
Solidali per la missione in un mondo ferito

 

Cari Confratelli, Suore, Giovani e Laici Collaboratori

Domenica 11 novembre celebreremo l’annuale “Giornata Mondiale di Preghiera” per la Vocazione Missionaria Redentorista. In questa celebrazione ricorderemo il nostro Giorno di Fondazione (9 novembre) e ringrazieremo per i 286 anni di testimonianza al Redentore, vissuti da generazioni di Missionari Redentoristi in tutto il mondo.

Scrivendovi oggi dal Sinodo dei Vescovi sui Giovani, mi viene in mente che la nostra vocazione missionaria è al centro della missione della Chiesa. Infatti, questo Sinodo ci ricorda che al centro della missione della Chiesa ci sono i giovani, e specialmente quelli che sono feriti o emarginati, migranti o persi. Oggi siamo chiamati in modo speciale a essere testimoni profetici e autentici del Redentore mentre accompagniamo molte giovani donne e uomini nel discernimento della loro vocazione di missionari-discepoli.

Il Sinodo ci ha ricordato le ferite vissute da tanti giovani e famiglie nel mondo di oggi. In tutto il mondo, la grande maggioranza dei migranti sono giovani. Molti sono cacciati via dalle loro case dalla guerra, dalla povertà e dalle persecuzioni religiose. Altri migrano dalle aree rurali ai centri urbani in cerca d’istruzione, di lavoro e di nuove possibilità per migliorare la loro vita. Un gran numero di giovani donne e bambini sono vittime della tratta di esseri umani. Altri giovani cercano ancora accettazione, un senso e uno scopo da dare alla loro vita.

Parlando di recente di questa realtà, Papa Francesco ci incoraggia a “non avere paura di scendere nell’inferno della gente. Sia essa una sofferenza umana, sociale o di coscienza dobbiamo essere lì e toccare le ferite. Perché toccando le ferite delle persone, tocchi le ferite di Cristo stesso. [Noi] non dovremmo mai aver paura di questo. È una grazia che riceviamo dalla mano del Signore”.

Mentre ci prepariamo a questa Giornata Mondiale di Preghiera per la Vocazione Missionaria Redentorista, ricordiamo il processo Sinodale avviato dal Santo Padre e in cui tanti di noi hanno preso parte. L’Assemblea Sinodale, che si conclude il 28 ottobre, non è la fine del processo. Papa Francesco ci ha invitato a continuare a camminare con i giovani mentre ci prepariamo alla Giornata Mondiale della Gioventù in Panama, e quindi a proseguire la fase di attuazione post-Sinodale in ogni continente, paese e diocesi. Camminiamo insieme alle sorelle e ai fratelli più giovani in un processo di discernimento e dedizione.

Allo stesso tempo, apprezziamo e celebriamo il crescente numero di laici, uomini e donne, che Dio chiama per condividere la nostra vocazione missionaria come Laici Missionari e Associati, e siamo grati per la generosa risposta di tanti giovani confratelli e candidati nel processo di Formazione Iniziale.

Ricordando la vedova nel brano del Vangelo di domenica 11 novembre, celebriamo con gratitudine coloro che dalla loro povertà “hanno dato tutto quello che avevano per vivere”. La vita dei nostri confratelli anziani che hanno perseverato nella loro vocazione con gioia e speranza è un’autentica e profetica testimonianza del Redentore che oggi ci chiama, in solidarietà, a toccare le sue ferite.

In questo Spirito, chiedo a ogni comunità Redentorista di celebrare questa Giornata Mondiale di Preghiera in ognuna delle nostre chiese. Negli anni passati, alcuni hanno dedicato una petizione particolare alle preghiere dei fedeli, altri hanno programmato un’ora di Adorazione Eucaristica. Alcuni hanno approfittato l’occasione per promuovere la nostra vocazione missionaria con esposizioni d’informazioni sui Redentoristi. E altri hanno raccolto la colletta per il Fondo di Solidarietà Redentorista, la maggior parte della quale è utilizzata per la formazione iniziale dei missionari Redentoristi, specialmente nelle nazioni in via di sviluppo. Vi esorto a essere creativi e premurosi, e forse quest’anno sarebbe una buona idea coinvolgere i gruppi di giovani nella pianificazione, chiedendo le loro opinioni.

Possiamo seguire “Cristo Redentore con i cuori pieni di gioia” (Cost. 20), certi di essere “inviati come collaboratori, compagni e ministri di Gesù Cristo nella grande opera di redenzione” (Cost 2). Maria, nostra Madre del Perpetuo Soccorso, ci accompagni sempre. Possa Sant’Alfonso e tutti i nostri santi, beati e martiri, ispirarci e aiutarci con le loro preghiere.

 

Vostro fratello in Cristo nostro Redentore,

Michael Brehl, C.Ss.R.,
Superiore Generale

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