Fare o fondare la bioetica globale? (1)

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Fare o fondare la bioetica globale? (1)
La bioetica globale di V.R. Potter e di A.E. Hellegers
p. Edmund Kowalski, CSsR

La genesi, lo sviluppo e i metodi di ricerca dei due pionieri della bioetica – V.R. Potter e A.E. Hellegers – ha permesso a Warren T. Reich di distinguere fra tre significati della parola “globale” attribuito alla disciplina (global bioethics): 1. in relazione all’intera terra (una etica universale per il bene del mondo); 2. nel senso di una comprensiva visione di tutti i problemi etici nelle scienze della vita e della salute (in ambito sia “biomedico” che “ambientale”); 3. nel senso che viene utilizzata una comprensiva serie di metodi nell’affrontare quei problemi: un’effettiva incorporazione di tutti i rilevanti valori, concetti, modelli di razionalità e discipline coinvolte (cf. W.T. Reich, Modelli di bioetica. Potter e Kennedy Institute a confronto, 1995).

La sopravvivenza della specie umana è un concetto astratto e/o un valore non fondato?… Esso appare tuttavia come un valore che ha il primato su tutti gli altri.

La risposta al problema dall’origine epistemologica: “dove” trovare o “come” stabilire un criterio fondamentale per tale valutazione, si potrà trovare nella lettura dell’articolo di padre Kowalski …

(Articolo completo sul Blog dell’Accademia Alfonsiana: https://www.alfonsiana.org/blog/)

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