Visita a Scala, Napoli e Marianella
La seconda settimana del corso di spiritualità redentorista, edizione in lingua spagnola, ha offerto un’immersione più profonda nelle radici alfonsiane. I partecipanti hanno avuto la possibilità di “attingere alla fonte”, visitando i luoghi in cui Sant’Alfonso pregava, meditava e viveva il suo intimo rapporto con Dio.
Questa nuova tappa del percorso ha fatto rivivere l’esperienza missionaria agli inizi della Congregazione, permettendo di camminare idealmente sulle orme del Santo. L’esperienza ha rafforzato il senso missionario e di pellegrinaggio, ricordando come la nascita stessa della Congregazione sia avvenuta in un contesto di ricerca e di cammino. Visitare questi luoghi significativi diventa così un invito a contemplare il pellegrinaggio di Dio verso l’umanità.
Il corso poggia su due pilastri fondamentali per la vita redentorista: preghiera e studio.
- La preghiera ha scandito ogni giornata, iniziata con la celebrazione dell’Eucaristia e arricchita da momenti di raccoglimento nei luoghi visitati.
- Lo studio è stato guidato da Padre Pedro López, che con un metodo chiaro e pedagogico ha accompagnato i partecipanti alla scoperta della missione redentorista: dalle origini delle Regole della Congregazione e i primi capitoli, fino alla spiritualità alfonsiana e ai protagonisti delle origini.
Un momento particolarmente significativo è stato l’incontro con le Monache Redentoriste, con le quali si è condivisa la celebrazione eucaristica in un clima di fraternità e comunione. Fin dalle origini, infatti, il dialogo e la preghiera tra Sant’Alfonso e la Beata Maria Celeste Crostarosa sono stati fondamentali per la nascita del carisma redentorista, che continua oggi a unire CSsR (Congregazione del Santissimo Redentore) e OSsR (Ordine del Santissimo Redentore).
Questo pellegrinaggio ha invitato tutti a riflettere sulle difficoltà affrontate da Sant’Alfonso e dai primi compagni: sofferenze, sacrifici, sogni, paure, sfide e conquiste. Un ritorno alle origini che non è nostalgia, ma forza che spinge a guardare avanti, rinnovando la motivazione e l’impegno nella missione.
Ana Carolina Suetake e p. Alexandre Pontes CSsR













