Celebrazione della vita di Mons. Peter Edward Stasiuk CSsR

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Il 1º ottobre, nella Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo a Melbourne in Australia, si è svolta la solenne celebrazione funebre di Monsignor Peter Stasiuk, CSsR, secondo eparca dell’Eparchia di Melbourne per gli ucraini cattolici in Australia, Nuova Zelanda e Oceania.

La Divina Liturgia pontificale, presieduta da Sua Eminenza il Cardinale Mykola Bychok, CSsR, attuale eparca di Melbourne, ha riunito numerosi rappresentanti della Chiesa cattolica locale. Tra i presenti vi erano l’arcivescovo Charles Balvo, nunzio apostolico in Australia; l’arcivescovo Peter Comensoli di Melbourne; i vescovi Michael McKenna(Bathurst), Greg Bennett (Sale), Paul Bird, CSsR (Ballarat) e Terence Curtin, vescovo emerito. Hanno preso parte anche padre Chris de Souza, segretario generale della Conferenza episcopale cattolica australiana, e padre John Hodgson, CSsR, provinciale dei Redentoristi della Provincia dell’Oceania.

Tra gli ospiti giunti dal Canada per rendere omaggio al defunto presule vi erano il vescovo Bryan Bayda, CSsR, eparca di Toronto e del Canada orientale, padre Bohdan Lukie, CSsR, e padre Dmytro Dnistrian, CSsR. Dopo la celebrazione, la bara con le spoglie di Mons. Stasiuk è stata deposta nella cripta sotto la cattedrale.

Numerosi confratelli redentoristi hanno voluto partecipare alla cerimonia; tra loro padre Sam Kono, che ha voluto condividere una riflessione sulla vita del vescovo Peter e sulla testimonianza che ha lasciato a quanti lo hanno conosciuto.


Il 13 agosto 2025 la notizia della morte di Monsignor Peter Edward Stasiuk, CSsR ha suscitato profonda commozione. Pur sapendo che egli stava vivendo i suoi ultimi giorni e si era preparato con serenità al passaggio alla vita eterna, la sua scomparsa ha lasciato un grande vuoto.

Ben presto si è deciso di riportare i suoi resti in Australia, affinché potesse riposare nella cripta della Cattedrale ucraina dei Santi Pietro e Paolo, a North Melbourne, la stessa chiesa dove aveva servito per quasi trent’anni. Quando il corpo è giunto a Melbourne, tre confratelli redentoristi sono arrivati dal Canada per accompagnarlo: il vescovo Bryan Baydapadre Dmytro Dnistrian e padre Bohdan Lukie, ordinato sacerdote insieme a Mons. Peter nel 1967.

La comunità ucraina di Melbourne ha accolto con grande affetto la salma, organizzando due celebrazioni di profonda intensità spirituale. La sera del 30 settembre si è tenuta la Parastas gerarchica, la veglia di preghiera per il riposo dell’anima del vescovo, presieduta dal cardinale Bychok; il 1º ottobre è seguita la Divina Liturgia funebre, celebrata con la partecipazione di sacerdoti, religiosi e fedeli provenienti da tutta l’Australia e dall’estero.

Le liturgie ucraine, nella loro solennità, hanno offerto a tutti i presenti un tempo di riflessione sulla bontà di Dio e sulla speranza cristiana nella vita eterna. Uno dei confratelli più giovani, che partecipava per la prima volta a una celebrazione ucraina, ha notato quanto essa fosse pervasa da un profondo senso di umiltà e da continui richiami alla misericordia divina.

Durante la veglia, padre Simon Cjuk, vicario generale della comunità cattolica ucraina di Melbourne, ha ricordato Mons. Stasiuk come un pastore premuroso, vicino alle persone e particolarmente amato dai sacerdoti che aveva ordinato. Alla conclusione della Parastas, il vescovo Bryan Bayda ha condiviso con i presenti il suo ricordo personale: parlando di Mons. Peter come amico e mentore, ha raccontato come questi lo avesse incoraggiato a scoprire talenti che non sapeva di possedere, invitandolo, anni prima, a dirigere un campo estivo di lingua ucraina in Saskatchewan. Quell’esperienza, nata con esitazione, divenne un ministero fruttuoso durato sette anni.

Nel suo intervento, il vescovo Bayda ha riflettuto su tre aspetti della vita di Mons. Stasiuk: la sua esistenza di uomo e pastore, la comunione nel Corpo di Cristo e l’azione dello Spirito Santo. Ha riconosciuto in lui uno strumento attraverso il quale lo Spirito ha agito per far crescere e maturare la fede degli altri. Ha invitato tutti a ricordare i momenti personali vissuti con il vescovo Peter come doni di grazia e di ispirazione, e a vedere nel funerale non solo un commiato, ma una chiamata a vivere più pienamente l’amore verso Dio e verso il prossimo.

Il vescovo Bayda ha descritto Mons. Peter come un sacerdote profondamente umano, capace di valorizzare le persone e le loro doti. Negli anni ’70 aveva realizzato due dischi musicali con i giovani della sua parrocchia, insegnato a fare da allenatori di hockey, condiviso momenti di amicizia con chi amava la pesca, la caccia o il giardinaggio. Era un uomo di famiglia, zio attento e affettuoso, che incoraggiava i nipoti a vivere la fede con coerenza. Si circondava di studiosi e teologi per produrre strumenti di formazione religiosa, come il Catechismo della Chiesa cattolica ucraina, di cui una copia è stata deposta nella sua bara come segno di gratitudine e memoria eterna.

Durante la Divina Liturgia funebreil cardinale Mykola Bychok ha ricordato alcune delle principali opere del suo predecessore a favore della Chiesa in Australia, Nuova Zelanda e Oceania. Ha sottolineato la centralità della devozione mariana nella vita di Mons. Stasiuk: come le mani della Madonna del Perpetuo Soccorso indicano Cristo, così egli aveva saputo orientare molti giovani e fedeli verso il Signore, con gioia e semplicità.

La celebrazione si è conclusa in un clima di profonda commozione. La cattedrale, ornata da splendide icone, costruita dal vescovo Ivan Prasko, primo a essere sepolto nella cripta nel 2001, ha accolto la processione che accompagnava Mons. Peter al suo ultimo riposo. I confratelli redentoristi del Canada e dell’Oceania hanno portato la bara, mentre i presenti deponevano simbolicamente una manciata di terra accanto al feretro.

Dopo la sepoltura, la comunità si è riunita nella sala parrocchiale per un momento di fraternità. A nome della famiglia, Peter Borowok ha espresso parole di riconoscenza e affetto:

“Desideriamo ringraziare il clero e i fedeli dell’Australia per le vostre preghiere e per l’amore dimostrato negli ultimi mesi della vita di Mons. Peter e dopo la sua scomparsa. Le vostre testimonianze ci hanno profondamente toccato. Anche se era canadese, è diventato australiano grazie a voi. L’Australia è stata la sua casa, e qui riposerà per sempre.”

Borowok ha poi ricordato la vocazione di Peter, nata in una semplice famiglia di agricoltori. Quando decise di diventare sacerdote, i genitori temettero di perderlo, ma con il tempo compresero di aver guadagnato un pastore e un testimone di fede. Raccontò anche un episodio toccante:

“In una gelida vigilia di Natale, con le strade bloccate dalla neve, padre Peter affrontò la bufera per celebrare la liturgia nella fattoria dei suoi genitori. Tutti i vicini furono invitati. Quelle liturgie familiari rimangono uno dei doni più belli di avere un sacerdote in famiglia.”

Negli anni, Mons. Stasiuk rimase sempre vicino ai suoi cari e alla sua terra d’origine, anche dopo essere stato chiamato a servire la Chiesa in Australia e Oceania. Dopo quasi trent’anni di episcopato, si ritirò nel gennaio 2020 e tornò in Canada, dove trascorse i suoi ultimi anni accanto alla famiglia, fino al suo sereno incontro con il Signore.

Oggi, la sua testimonianza continua a parlare attraverso i molti che lo hanno conosciuto e amato. Mons. Peter Stasiuk è stato un pastore zelante, un redentorista fedele e un uomo di grande umanità, capace di far crescere la fede e la comunione. La sua vita, ora unita pienamente a Dio, rimane una sorgente di ispirazione per la Chiesa ucraina in Canada, in Australia e in tutta l’Oceania.

“Abbiamo perso un redentorista, un familiare, un amico, un pastore. Ma non lo abbiamo perso nello spirito, perché la sua memoria vivrà per sempre nei nostri cuori. Egli ora prega per noi nella presenza eterna di Dio, e la sua eredità continuerà a guidarci.”

Padre Sam Kono, CSsR
Melbourne, Australia