Favorire una “morte dignitosa”

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Favorire una “morte dignitosa” con l’obbligo di non incorrere in “accanimento terapeutico”. Su questo, il missionario redentorista Marciano Vidal (San Pedro de Trones, León, 1937) riflette sull’ultimo numero della nostra rivista “Icona” della casa editrice Nuestra Señora del Perpetuo Socorro (febbraio 2021).

Nella sezione ‘Para Pensar’, Vidal assicura che “l’espressione diritto di morire con dignità non deve essere intesa come la formulazione di un diritto, nel senso preciso del sistema giuridico” e ammette che “è ovvio che il contenuto semantico non si riferisce direttamente alla morte, ma al modo di morire ”.

D’altra parte, il professore emerito dell’Università Pontificia Comillas sottolinea che “è obbligo ineludibile della società progettare e offrire assistenza sanitaria per la fine della vita” e che “tale cura speciale e qualificata è specificata oggi nell’organizzazione e nella promozione delle cure palliative per tutte le persone”.

Marciano Vidal propone inoltre di “eliminare il dolore accettando la sedazione palliativa”. Vidal assicura che “il diritto della persona a morire con dignità presuppone una serie di richieste specifiche che devono essere programmate dalle autorità e attuate da professionisti”.

Infine, sul discernimento morale dell’eutanasia e del suicidio assistito con procedure mediche dirette, Marciano Vidal sottolinea “Si considera suicidio assistito o aiuto al suicidio l’azione che, con procedure mediche dirette o indirette, porta alla morte di una persona non necessariamente in fase terminale su richiesta di quest’ultima. Queste azioni suicide e omicide, sebbene siano in fase terminale, non hanno lo status di eutanasia poiché non sono azioni propriamente mediche“.

Potete leggere l’articolo completo qui, ecco il link.

Marciano Vidal è professore emerito presso la Pontificia Università Comillas ed è stato direttore dell’Istituto superiore di scienze morali (ISCM) di Madrid. Di fama internazionale, ha collaborato in modo decisivo al rinnovamento della teologia morale cattolica negli ultimi decenni. Ha pubblicato, tra le altre opere: “La stima morale”, “La morale cristiana nel nuovo Catechismo”, “La proposta morale di Giovanni Paolo II” e “Femminismo ed etica. Come “femminilizzare” la moralità ”.

Tra le altre opere, vale la pena evidenziare “Storia della teologia morale. Moralità nell’età moderna (secoli XV-XVI) ”o“ Storia della teologia morale. Da Trento al Vaticano II ”, su Sant’Alfonso e il suo trionfo della benignità sul rigorismo.

(www.redentoristas.org)

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