Il Papa in Iraq, Mons. Warda CSsR lo accoglie a Erbil

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Ad un giorno dal viaggio di Papa Francesco in Iraq, l’arcivescovo cattolico caldeo Mons. Bashar Warda CSsR, che riceverà il Pontefice a Erbil il 7 marzo, si dice certo che il rispetto del popolo iracheno crescerà verso la comunità cristiana, decimata negli anni da guerre, terrorismo e persecuzioni.

Il Motto della visita è “Siete tutti fratelli”.
“Il rispetto da parte del popolo iracheno nei confronti di questa comunità crescerà. La gente in Iraq sa poco di noi. Speriamo si rendano conto che non siamo ospiti bensì abitanti originari del Paese”, ha detto Mons. Warda.

Se nel 2003 la comunità cristiana contava 1,5 milioni di fedeli in Iraq, oggi meno di 500 mila.

Papa Francesco partirà il 5 marzo alla volta di Baghdad, dove arriverà nel pomeriggio, accolto dal premier Mustafa al Khadimi. La cerimonia ufficiale di benvenuto si terrà al Palazzo Presidenziale, con la visita di cortesia al presidente della Repubblica Barham Salih e l’incontro con le autorità, la società civile e il corpo. Seguirà quindi l’incontro con i vescovi, sacerdoti, religiosi, seminaristi e catechisti nella Cattedrale Siro-Cattolica di “Nostra Signora della Salvezza”.
Il giorno dopo il Papa volerà a Najaf, città santa sciita, dove incontrerà il Grande Ayatollah Ali Al Sistani. “L’Iraq ha una maggioranza sciita”, ha ricordato l’arcivescovo caldeo.

Domenica 7 marzo Francesco volerà quindi a Erbil, dove sarà accolto dalle autorità religiose e civili della regione autonoma del Kurdistan iracheno. Sarà poi a Mosul, per la preghiera di suffragio per le vittime della guerra presso Hosh al-Bieaa (piazza della Chiesa), poi a Qaraqosh, per la visita alla comunità cristiana locale e la recita dell’Angelus. Nel pomeriggio tornerà a Erbil per celebrare la messa allo Stadio.


Monsignor Warda non nasconde le difficoltà della visita, sia dal punto di vista della sicurezza che della pandemia di Covid-19.
Ma le autorità della regione curda “stanno trattando la sicurezza del Papa in modo molto serio, attraverso l’impiego di 10.000 addetti alla sicurezza”, ha assicurato. E per la grande messa allo stadio di Erbil “abbiamo previsto solo 10.000 biglietti, sebbene possa ospitare 30.000 persone” .
“Alcuni religiosi fondamentalisti stanno assumendo sui social media un atteggiamento ostile nei confronti del viaggio del Papa”, ha ammesso Warda, ma i giovani iracheni hanno un’idea diversa di Francesco, perché “hanno notato quanto spesso e con quanta compassione il Papa ha parlato della situazione della Siria e dell’Iraq”.
Il Papa ripartirà da Baghdad la mattina dell’8 marzo.
(agenzie di stampa/Scala News)

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