Seminario di formazione permanente per i confratelli anziani della Provincia di Bangalore

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(India) Nella festa di Tutti i Santi, i confratelli anziani, ordinati prima del 1991, della Provincia di Bangalore si sono riuniti presso il nostro Centro di Ritiri (Nava Spoorthi Kendra), Bangalore, India. La data di inizio (1 novembre) è stata opportunamente scelta per ricordare agli anziani che i loro anni sono contati per essere annoverati tra i santi! Nella Provincia stiamo assistendo a un numero crescente di confratelli che invecchiano e quindi è stato opportuno tenere un tale programma per la prima volta nella storia della nostra Provincia.

Padre Ian Doulton, un salesiano, è stata la persona di riferimento. Due mesi prima aveva condotto una sessione per coloro che appartenevano alla fascia di età più giovane. All’inizio, ha ricordato al gruppo che lo scopo del programma era di introspezione su se stessi piuttosto che sugli altri nella nostra comunità/provincia. Il punto culminante dell’argomento era che i più grandi problemi della vita umana non vengono mai risolti, ma vengono affrontati e superati. Dobbiamo imparare a convivere con loro. Per questo abbiamo guardato alla “dimensione maschile” della nostra vita e al cammino della nostra spiritualità maschile. In tale prospettiva, si è ritenuto che gli uomini non si arrendono facilmente alle trasformazioni. Gli esseri umani sono caleidoscopi. Non solo per la bellezza interiore che si può trovare, ma per il fatto che ognuno è complicato dentro, un miscuglio di tutti i colori e pensieri e idee.

Il cambiamento è imperativo. Il Vangelo di Marco si apre con il forte richiamo alla metanoia, un cambiamento di stile di vita in tutti gli aspetti della vita. A meno che il nostro dolore non ci insegni/trasformi, trasmetteremo il dolore agli altri. Quando ciò accade, rimaniamo fermi nella nostra crescita e diventiamo ostacoli nel vivere la vita religiosa nelle comunità.

Un paradigma di cambiamento è meglio visto nella storia della conversione di San Paolo (Atti 9,18): “E subito cadde dai suoi occhi come se fossero state squame: e subito riacquistò la vista, si alzò e fu battezzato”. Inoltre, l’oratore ha detto che abbiamo molti confratelli “anziani”, ma non abbastanza “anziani” che sono mentori. Significa non voler aggrapparsi agli uffici e al potere, ma accompagnare i confratelli più giovani e camminare con loro. Dobbiamo essere nonni pacati e non “padrini” o pseudo-anziani. Quando le “scaglie” caddero dai suoi occhi, Paolo divenne un anziano idoneo ad affrontare il mondo e trasformare il mondo per Cristo. Spetta a ciascuno raccogliere questa sfida per togliere le scaglie dai nostri occhi per vedere di nuovo il mondo, per essere un “anziano”.

Infine, con queste poche idee e altro ancora, il seminario si è concluso il 4 novembre 2021. Non è stata solo un’occasione di rinnovamento ma anche di fraternità, dopo un lungo periodo di restrizioni dovute alla Pandemia.

Padre Francis Ezhanikatt, CSsR.

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