Terzo Incontro Internazionale dei Missionari della Misericordia

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Dal 23 al 25 aprile 2022 si è svolto il 3° Incontro mondiale dei Missionari della Misericordia con Papa Francesco. Il tema dell’incontro è stato “I Missionari della Misericordia: un segno di accoglienza”. Tra i circa 400 partecipanti all’incontro c’erano 9 Missionari Redentoristi della Misericordia provenienti da Italia, Slovacchia, Gran Bretagna, Albania e Polonia.

Il primo giorno dell’incontro è iniziato con la preghiera. Poi, divisi in piccoli gruppi, i partecipanti hanno condiviso la loro esperienza di ministero dal precedente incontro, svoltosi nel 2018. È stato un momento di ascolto reciproco e di incontro con fratelli missionari provenienti da diverse parti del mondo. Successivamente monsignor Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione, ha presentato il profilo del missionario della misericordia come persona aperta all’accoglienza. Nel suo intervento ha sottolineato che segno di misericordia è la capacità di accogliere un’altra persona, sull’esempio del Buon Pastore. Essere missionario di misericordia significa avere un cuore come quello di Gesù e la capacità di guardare gli altri come Gesù guardava ogni persona.

Nel pomeriggio i missionari si sono recati in processione alla chiesa di Santa Maria in Vallicella (Chiesa Nuova). È stato un momento di incontro con il Signore misericordioso attraverso la preghiera personale davanti al Santissimo Sacramento e al Sacramento della Riconciliazione e della Penitenza. Il luogo di questa preghiera non è stata casuale poiché in questa chiesa si trova la tomba di San Felipe Neri.

L’evento centrale dell’incontro dei Missionari della Misericordia è stata la celebrazione dell’Eucaristia nella Basilica di San Pietro, domenica della Divina Misericordia, 24 aprile 2022. L’Eucaristia è stata presieduta dall’arcivescovo Rino Fisichella. L’omelia è stata pronunciata da Papa Francesco. In essa il Santo Padre ha sottolineato che Gesù, che si avvicina ai discepoli timorosi e mostra loro le sue ferite, fa un grande gesto di misericordia. Il primo dono della misericordia è la pace. Li manda così ad essere testimoni e annunciatori di misericordia.

L’ultimo giorno dell’incontro, lunedì 25 aprile, è iniziato con una preghiera comune nell’Aula Paolo VI. Il cardinale Raniero Cantalamessa ha poi tenuto una conferenza sul tema “Il missionario della misericordia e la chiamata alla santità”. Ha basato il suo insegnamento sull’esempio dell’esperienza di San Paolo della misericordia di Dio. Ha mostrato che essere santi è vivere come una persona giustificata da Dio attraverso il perdono e la riconciliazione. Chi ha sperimentato tale giustizia o misericordia da parte di Dio non può tacere, ma vuole condividere con gli altri. È qui che nascono una vocazione all’evangelizzazione e uno stile di vita retto e giusto. Questo è un atto di equilibrio anche per il missionario della misericordia.

Un altro tema dell’insegnamento della mattinata riguardava la distinzione tra foro esterno e foro interno nel ministero del confessore e del direttore spirituale. Lo ha introdotto padre Damián Gulielmo Astigueta, gesuita e professore di diritto canonico alla Pontificia Università Gregoriana.

Il culmine della giornata è stato l’incontro con Papa Francesco. Nel suo messaggio ai missionari della misericordia ha presentato la figura della donna biblica Rut. La ha mostrata come esempio di fedeltà e generosità. Il suo atteggiamento nei confronti della suocera Noemí è una testimonianza di compassione e cura e del superamento di ogni forma di esclusione. Il Santo Padre ha sottolineato che Dio non abbandona mai coloro che si affidano a Lui. Ha affermato che i missionari della misericordia devono mostrare il volto della misericordia di Dio attraverso la loro presenza, vicinanza, compassione e condivisione del perdono di Dio con le persone a cui servono e sono inviate.

Il Papa ha anche sottolineato che il ministero del missionario della misericordia ha trovato il suo posto nella nuova Costituzione apostolica sulla riforma della Curia romana per l’importanza del perdono incondizionato e della misericordia che Gesù dona a ciascuno.

Ci sono più di 1.000 missionari della misericordia nel mondo. All’incontro di Roma hanno partecipato 400 missionari provenienti da tutto il mondo. Tra loro c’erano 9 Redentoristi provenienti da Italia, Slovacchia, Gran Bretagna, Albania e Polonia.

Padre Paweł Drobot, C.Ss.R.